Di seguito l’elenco delle visite specialistiche che è possibile effettuare presso il Centro Medio Le Torri:
Di seguito l’elenco delle visite specialistiche che è possibile effettuare presso il Centro Medio Le Torri:
L’allergologia è quella branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle allergie che in generale sono caratterizzate da congiuntivite, rinite, asma bronchiale, orticaria, eczemi ed atopia. Vengono trattate le allergie aeroinalanti, stagionali (pollini) e perenni (acari, muffe, animali domestici, etc), da alimenti, da farmaci, da contatto, ecc.
L’Andrologia è una specialità medica che si occupa della sessualità dell’uomo, che pone attenzione ai disturbi dell’apparato genitale maschile, dalle disfunzioni alle malformazioni. Le patologie andrologiche possono essere suddivise in tre gruppi:
a) Deficit sessuali maschili e Disfunzioni erettili: comprendono tutti i deficit della erezione spesse volte già in età giovanile, dalla eiaculazione precoce, alla difficoltosa o mancata erezione, alla impotenza parziale o totale, fibrosi dei corpi cavernosi del pene, etc..
b) Patologie varie a carico degli organi genitali maschili: dolore o fastidi al pene o al glande, varicocele, idrocele, testicoli non discesi completamente, malattie sessualmente trasmesse, etc.
c) Disturbi della fertilità maschile ed infertilità di coppia da cause maschili: da cause ormonali, alterazioni nella produzione degli spermatozoi o nella loro escrezione e trasporto nelle vie seminali
L’angiologia è quella specialità medica che studia le malattie dei vasi arteriosi, venosi, e linfatici
Le patologie più frequenti sono l’aterosclerosi per quanto riguarda le arterie, mentre per quanto riguarda le vene, le malattie più frequenti sono le dilatazioni varicose, le flebiti e le trombosi che interessano in particolare gli arti inferiori.
Si eseguono esami diagnostici, Eco Color Doppler nei vari distretti dell’apparato circolatorio (tronchi sovraortici – carotidi, dell’aorta e vasi arti inferiori, etc;) per individuare alterazioni a loro carico.
Si eseguono trattamenti ambulatoriali quali ad esempio sclerosanti arti inferiori, etc.
La cardiologia è quella specialità medica che si occupa dello studio, diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari, quali angina, infarto miocardico, aritmie e scompenso cardiaco, ma anche prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Le malattie cardiache possono riguardare:
– le coronarie ( angina, infarto)
– il muscolo cardiaco ( cardiomiopatia, miocardite, insufficienza cardiaca)
– le valvole cardiache ( endocarditi, insufficienza e/o stenosi mitralica, aortica, tricuspidalica, polmonare)
– il pericardio ( pericardite, tamponamento cardiaco)
– la conduzione dello stimolo cardiaco ( aritmie cardiache: tachicardia, bradicardia,extrasistolia,fibrillazione atriale, blocchi, ecc…)
– le malattie dei vasi ( ipertensione arteriosa, aneurisma, embolia polmonare, ecc…)
– le malattie congenite ( difetti dei setti, tetralogia di Fallot, anomalia di Ebstein, ecc…)
Importante è la visita cardiologica che grazie all’anamnesi e all’esame obiettivo, correlato dall’elettrocardiogramma, ci dà delle indicazioni circa la patologia in atto.
Se necessario per confermare la diagnosi si passa ad esami cardiologici di secondo livello quali: ecocardiografia, holter, test da sforzo.
La chinesiologia posturale è la scienza che studia il movimento del corpo umano occupandosi principalmente di ottenere corrette posture sia statiche che dinamiche in relazione allo spazio. Ogni persona viene guidata in un percorso di Ribilanciamento Globale con metodi personalizzati finalizzati al raggiungimento di un buon equilibrio posturale attraverso:
– educazione psicomotoria propriocettiva (ascoltare i segnali del proprio corpo come risposta agli stimoli esterni e trovare gli adeguati adattamenti)
– educazione posturale globale (metodo D. Raggi d’integrazione posturale e strutturale)
– test chinesiologici in pedana stabilometrica
Il chinesiologo crea le condizioni per recuperare e migliorare le posture scorrette che ci costringono ad incurvarci e soccombere sia alla forza di gravità sia agli stress o carichi meccanici causa primaria delle disfunzioni muscolo-scheletriche e neuromuscolari che limitano il movimento. Ricreando nuovi sistemi di utilizzo delle catene muscolari e degli appoggi sia ascendenti che discendenti, si rieduca ad un movimento fluido e corretto che permette di raggiungere un eccellente allineamento della struttura e delle funzioni motorie.
La Chirurgia Generale si occupa di intervenire chirurgicamente sugli organi della cavità addominale quali: stomaco, intestino, colon, regione retto-anale, fegato, cistifellea, pancreas, etc, con il fine di ripristinare le modificazioni patologiche che ne hanno alterato il funzionamento.
La Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica è una disciplina molto articolata e completa che interessa tutti i distretti corporei. Basandosi su tecniche innovative ed avvalendosi delle più recenti acquisizioni in campo di Riparazione e Rigenerazione, essa spazia dall’oncologia (asportazione di tumori cutanei), alle malformazioni di qualsiasi regione, dalla ricostruzione dopo traumi, esiti di demolizioni chirurgiche o ustioni (sia in acuto che a lungo termine), ai rimodellamenti corporei dopo dimagrimenti o chirurgia bariatrica.
Esiste poi il vasto capitolo della Chirurgia Estetica: in questo ambito vengono esaltate tutte le capacità tecniche ed abilità chirurgiche al fine di migliorare gli inestetismi e di esaltare le caratteristiche del paziente, senza però stravolgerne l’architettura individuale. L’obiettivo primario, infatti, che lo specialista qualificato deve prefiggersi, è proprio quello di garantire la maggior naturalezza del risultato possibile, allontanando l’etichetta di “rifatto”. In Chirurgia Estetica ci occupiamo, ad esempio, di rinoplastiche, blefaroplastiche, profiloplastiche, otoplastiche, lifting facciale (con tecnica MACS-lift), del collo e delle sopracciglia, mastoplastiche additive e riduttive (con cicatrice corta), mastopessi, ginecomastie, liposuzione e liposcultura, addominoplastiche, torsoplastiche, lifting di braccia, gambe e glutei, lipofilling e microlipofilling tramite tessuto adiposo prelevato dal paziente stesso.
I disturbi dell’apparato colon-rettale sono molto spesso causa di sofferenza e di fastidio continuo. In alcuni casi, se non tempestivamente diagnosticati, tali disturbi possono condurre il paziente a problemi ben più gravi sia dal punto di vista medico che chirurgico.
Una diagnosi precoce ed una efficace terapia possono risultare risolutivi del problema.
La visita proctologica è un esame clinico ed in quanto tale si compone di un’anamnesi, durante la quale il medico ascolta i sintomi del paziente indagando sulla sua storia clinica recente e passata, e di un esame obiettivo. Quest’ultimo si effettua generalmente con il paziente adagiato sul proprio fianco sinistro e le gambe flesse sull’addome (posizione di Sims) e consiste in una ispezione della regione perianale e nell’introduzione di un dito guantato e lubrificato nel retto.
La visita è generalmente conclusa con una anoscopia, esame condotto mediante apposito strumento detto anoscopio.
Scopo dell’anoscopia è la visualizzazione del canale anale e del retto distale.
L’esame, eseguito subito dopo l’esplorazione rettale, non richiede preparazione del paziente, è ben tollerato e risulta prezioso per le informazioni che offre in quanto consente di “vedere” direttamente già alla visita eventuali malattie del canale anale e del retto.
La dermatologia è quella specialità medica specialistica che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie della pelle, su base:
Ed infine le malattie sessualmente trasmesse.
Trattamento dietetico del Sovrappeso, dell’Obesità e dei Disturbi del Comportamento Alimentare nell’età adulta e nell’infanzia.
Nella moderna concezione la “dietologia” consiste in una educazione alimentare rivolta a acquisire un corretto comportamento alimentare che, insieme al cambiamento dello stile di vita, porta al raggiungimento e al mantenimento del “peso naturale” o ragionevolmente adeguato ad ogni singolo individuo.
L’ecografia o ecotomografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio della trasmissione delle onde ultrasonore.
Questa tecnica è utilizzata per la valutazione degli organi addominali: fegato, milza, reni, pancreas, vescica, prostata, ovaie, utero, etc., e per organi quali tiroide, testicoli, tessuti molli e muscolotendinei.
L’ecografia viene impiegata oltre che in ambito internistico, anche da specialisti in urologia, ginecologia, etc.
E’ la disciplina rivolta allo studio, in condizioni fisiologiche e patologiche, del sangue e degli organi e tessuti che lo generano (sistema emopoietico). Il suo sviluppo è legato alle moderne acquisizioni della tecnica, che hanno permesso una sempre più larga utilizzazione di mezzi di ricerca morfologica, chimica, fisicochimica (indagini ultramicroscopiche, elettroforetiche ecc.) e immunologica.
L’endocrinologia, che comprende la diabetologia, è una branca della medicina che si occupa delle ghiandole a secrezione interna le quali interessano l’organismo in toto il suo sviluppo e il suo funzionamento.
L’organizzazione del sistema endocrino è sotto il controllo del sistema nervoso centrale che tramite l’ipotalamo controlla l’ipofisi che a sua volta mantiene funzionanti la tiroide, le surrenali, le gonadi. Da qui una serie di patologie che comprendono l’iper e l’ipotiroidismo con tutte le differenziazioni al loro interno, il gozzo, l’obesità endocrina con iperfunzione surrenalica o l’astenia cronica col deficit surrenalico, le molteplici patologie gonadiche femminili e maschili con irregolarità del ciclo, menopausa precoce, sterilità, impotenza, disturbi della differenziazione sessuale e della pubertà.
Anche l’ipofisi può essere sede di numerose patologie come gli adenomi secernenti – PRL, GH, ACTH, LH ed FSH – e no ed è direttamente responsabile, mediante il GH, dell’accrescimento corporeo e quindi delle patologie staturali collegate e, mediante l’ormone antidiuretico, del bilancio idrico con patologie da eccesso o da carenza.
Tramite le paratiroidi il sistema endocrino controlla il calcio plasmatico con conseguenze dirette sullo scheletro – osteoporosi – e sui reni – calcolosi -.
Il sistema renina angiotensina controlla la pressione sanguigna e l’equilibrio elettrolitico da qui una serie di possibili patologie compresa l’ipertensione arteriosa.
L’insulina ed il glucagone, ormoni pancreatici secreti sotto stimolo di ormoni intestinali, controllano la glicemia e la lipemia per cui altri campi di interesse endocrinologico sono il diabete, le iperlipemie e l’obesità.
Da questo brevissimo elenco si evidenzia come tutti gli organi interni siano direttamente o indirettamente influenzati dal sistema endocrino a sua volta correlato al sistema nervoso centrale ed al sistema immunitario dando talvolta luogo a patologie particolarmente complesse.
DIABETOLOGIA
Un accenno a parte merita il diabete mellito, malattia che colpisce quasi il 5% della popolazione generale e che fa parte, come scritto sopra, dell’endocrinologia.
Tale patologia, suddivisa in tipo 1 e tipo 2 a seconda della capacità del paziente di produrre insulina, è caratterizzata da un incremento della glicemia – zucchero del sangue – che a sua volta causa problemi alle arterie di piccolo calibro con danni oculari, renali e nervosi e alle arterie di grosso calibro con danni al cervello, cuore, arti inferiori.
A questo si aggiunga che il diabete tipo 2 si associa spesso ad ipertensione arteriosa obesità dislipidemia che contribuiscono a peggiorare l’impatto di tale patologia sulla durata e sulla qualità della vita dei pazienti.
Da questi brevi cenni si capisce come curare bene il diabete sia fondamentale per mantenersi in buona salute evitando le sue numerose complicanze.
AUXOLOGIA ED ENDOCRINOLOGIA PEDIATRICA: scienze al servizo della crescita dei nostri bambini
A differenza dell’endocrinologo dell’adulto che si occupa di soggetti che hanno ormai completato la loro crescita, l’endocrinologo pediatra studia e cura la crescita staturale e ponderale del bambino, ed è pertanto prima che endocrinologo, auxologo dal greco auxano (crescere) e logia (studio). Alterazioni della crescita di un bambino, sia in difetto che in eccesso, possono dipendere da patologie ormonali, che, se curate in tempo, possono risolversi completamente permettendo al bambino di riprendere la sua normale crescita.
Le più importanti alterazioni della crescita di un bambino sono uno scarso accrescimento staturale che può dipendere da una carenza di ormoni della crescita o un eccessivo accrescimento staturale che può invece dipendere da un anticipato sviluppo puberale, da una eccessiva produzione di ormoni surrenalici o da una eccessiva produzione di insulina.
Gli Ormoni fondamentali della crescita staturale di un bambino sono l’Ormone della Crescita (GH) e l’Ormone tiroideo (L-tiroxina) i cui deficit possono essere di varia entità ed essere congeniti, cioè presenti fin dalla nascita, o acquisiti negli anni successivi per una patologia della ghiandola che li produce. Gli Ormoni puberali (estrogeni e testosterone)possono attivarsi precocemente determinando una accelerazione della crescita staturale di un bambino oltre che ad una precoce comparsa dei segni puberali. Una anticipata crescita staturale può però determinare una altezza finale molto inferiore a quella prevista. Anche una patologia funzionale della ghiandola surrenalica attraverso una eccessiva produzione di Ormoni surrenalici può determinare la precoce comparsa di peluria pubica e accelerare la crescita ossea di un bambino determinando così una bassa statura finale. Infine l’eccessiva produzione di Insulina tipica dei bambini con importante sovrappeso, determina una accelerazione della crescita staturale oltre che ponderale, determinando anche in questo caso una statura finale inferiore a quella aspettata per quel soggetto.
Pertanto una alterazione della crescita sia staturale che ponderale di un bambino, sia essa in difetto o in eccesso, ed una precoce comparsa dei segni puberali, non deve essere sottovalutata dal genitore che deve porre il problema all’attenzione del pediatra endocrinologo che deciderà se è indicata una valutazione ormonale.
Intervenire precocemente in un difetto di produzione di ormoni della crescita staturo-ponderale e puberale può individuare e risolvere patologie anche gravi delle ghiandole responsabili della produzione di tali ormoni e permettere al bambino una crescita ottimale senza rischiare di arrivare alla tarda adolescenza con severe basse stature od obesità su cui non è più possibile intervenire.
L’ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA (EGDS) è l’esame diagnostico che consente al medico endoscopista di esaminare direttamente l’interno dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, mettendo in evidenza eventuali malattie organiche; in quanto sintomi come dolore, nausea, vomito-o difficoltà di digestione non sono sempre tipici di una determinata patologia e pertanto l’EGDS è indispensabile per identificare la causa del disturbo ed impostare un’adeguata terapia.
Anni di esperienza dimostrano che l’EGDS è un esame sicuro, non doloroso, indubbiamente un po’ fastidioso.
La COLONSCOPIA (CT) e la RETTOSIGMOIDOSCOPIA (RSS) sono esami diagnostici effettuati con l’aiuto di strumenti endoscopici elettronici o a fibre ottiche che consentono al medico di studiare il grosso intestino (colon).
L’esame è utile per definire le cause di sintomi generalmente legati a malattie del colon, sigma e retto. E’ pertanto consigliata in presenza di dolori addominali, modifiche del modo di scaricarsi, di diarrea accentuata o insorta recentemente e per accertare la causa della presenza di sangue nelle feci o di alcune anemie (carenze di globuli rossi)
Nel caso l’indagine individuasse dei piccoli polipi (crescita di tessuto all’interno dell’intestino con tendenza a sanguinare), si posso togliere già durante l’indagine perché l’intervento è indolore.
L’epatologia è la branca della medicina che si occupa dello studio, della prevenzione, della diagnosi della gestione delle malattie che colpiscono il fegato, la cistifellea, le vie biliari e il pancreas.
La medicina fisica e riabilitativa o fisiatria, è la dicitura che si riferisce alla branca della medicina che si occupa della diagnosi,terapia e riabilitazione della disabilità conseguente a varie malattie invalidanti.
Consiste in una serie di interventi finalizzati a diminuire la disabilità attraverso il recupero della menomazione, ad ottenere l’ottimizzazione delle abilità residue e il miglioramento complessivo della qualità di vita.
Presso il “Centro Medico Le Torri” di Gallarate vengono diagnosticate e trattate le patologie di interesse fisiatrico derivanti da pregressi traumi dell’apparato locomotore e patologie determinate da processi infiammatori e degenerativi dei muscoli, tendini e articolazioni.
La fitoterapia è, in senso generale, quella pratica terapeutica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. L’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empiria, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina.
La fitoterapia è considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolare si serve di queste sostanze da tempi immemorabili.
Le moderne preparazioni fitoterapiche sono ottenute a partire dal materiale vegetale, sia fresco che essiccato, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse .
La gastroenterologia pediatrica si occupa dei disturbi e delle malattie a carico dell’apparato digerente dei bambini.
La gastroenterologia pediatrica ha anche un ruolo importante nella diagnosi precoce e nel distinguere normali disturbi intestinali transitori da malattie vere e proprie: disturbi persistenti come il dolore addominale, o difficoltà nell’alimentazione, irregolarità intestinale, feci di colore o odore anomali (o con sangue o muco), colorito giallastro.
I nostri medici specialisti in Ostetricia e Ginecologia si occupano della diagnosi e del trattamento delle patologie dell’apparato riproduttivo femminile; eseguono inoltre monitoraggio delle donne durante la gravidanza e nel post-partum.
I ginecologi del centro medico Le Torri si occupano di una vasta gamma di condizioni e patologie relative alla salute femminile e sapranno offrire una risposta completa alle diverse esigenze delle pazienti.
Nello specifico, le principali attività svolte nel nostro centro comprendono:
Le intolleranze alimentari sono delle manifestazioni che non provocano quasi mai delle reazioni violente ed immediate nell’organismo; quindi spesso non sono direttamente collegabili alla assunzione del cibo che le determina.
Derivano dall’impossibilità dell’organismo di digerire un alimento, a causa dall’errato stile di vita, da combinazioni alimentari non corrette, da alterazioni dello stato emotivo ,oppure possono essere scatenate dalla stessa assunzione di farmaci.
Possono però associarsi, se non adeguatamente controllate, anche manifestazioni Allergiche.
Quando deve essere sospettata un’Intolleranza Alimentare?
Le Intolleranze Alimentari si manifestano quasi sempre in modo non eclatante. I sintomi più frequenti sono stanchezza, cefalea, gonfiori addominali, infezioni ricorrenti (specialmente vie urinarie e candida vaginale). Possono generare anche modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, orticaria, ecc.), disordini del peso corporeo, sia in eccesso che in difetto.
Attraverso un protocollo aggiornato e personalizzato, e attraverso l’esame delle abitudini alimentari, lo specialista è in grado di guidare alla individuazione di quegli alimenti / ingredienti / additivi / coadiuvanti tecnologici che si dimostrano atti a produrre danni da intolleranze o da allergie.
L’iter di studio su paziente si compone di fasi successive individuate in:
1) studio preventivo delle abitudini alimentari e dei disturbi evidenti;
2) ipotesi di identificazione degli agenti responsabili;
3) conferme sperimentali.
A conclusione dell’iter di studio, si ritiene possa essere utile una revisione puntuale delle abitudini alimentari, in modo evidentemente personalizzato e controllato.
Quando si manifesta un dolore all’apparato scheletrico o muscolare la laserterapia ci viene in aiuto in modo efficace e senza conseguenze.
Ne parliamo con il dottor Claudio Castiglioni. Definiamo innanzitutto cos’è il laser: “si tratta di un fascio di luce con particolari caratteristiche fisiche non riscontrabili in nessun altro strumento fisico impiegato in medicina. Il raggio laser ha degli effetti straordinari, sul tessuto vivente, che si possono suddividere in: antiinfiammatorio, analgesico e biostimolante”.
Cosa accade al tessuto danneggiato da un trauma o da un evento lesivo?
Si crea uno stato infiammatorio, un edema, nel quale le cellule danneggiate liberano sostanze che provocano dolore. Per com¬batterlo vi sono diversi mezzi; il più comune è quello farmacologico con la somministrazione di FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei).
Per ottenere però dei risultati occorre assumerli a dosi elevate con il rischio di conseguenze dannose, in particolare per lo stomaco. In quanto ai farmaci che tolgono il dolore agendo sul sistema nervoso centrale, intervengono ancor meno sull’origine dell’affezione, perché non tolgono l’infiammazione locale. La soluzione più logica è quella di agire direttamente sull’edema, eliminando quelle sostanze
algogene che procurano dolore, senza conseguenze o effetti collaterali. Per arrivare a questo risultato occorre la luce laser.
Quali sono i vantaggi del laser nella terapia del dolore?
E’ una terapia naturale che agisce sulle cel¬lule del tessuto, le ricarica di energia, le riporta alle normali condizioni fisiologiche. La luce laser, che ricordiamo non contiene alcun tipo di radiazione dannosa per l’organismo, ha un grande effetto antiinfiammatorio senza effetti collaterali; non ha contro indicazioni di sorta e tutti possono essere sottoposti, dal più giovane al più anziano, anche i soggetti debilitati, diabetici, portatori di pacemaker. Proprio per questi motivi la terapia laser può essere protratta e ripetuta nel tempo con il vantaggio di sospendere i farmaci.
Come viene eseguita la terapia laser: è importante innanzitutto, che venga prescritta da un medico ed eseguita da un medico, anzi spesso occorre più di un medico.
Il laserterapeuta lavora meglio se affiancato da un ortopedico, un reumatologo, un neurochirurgo, che all’occasione prescrivono esami particolari per definire con precisione la diagnosi di quella determinata patologia dolorosa. Una volta in possesso delle indicazioni necessarie si passa alla terapia laser che usa due diverse tecniche: “a puntale” o “a scansione”.
Nella prima tecnica, dopo aver individuato il punto dolente, il laser viene messo a contatto con la cute del paziente per mezzo di una specie di “matita”; questo metodo si usa su una superficie limitata del corpo. Quando i punti dolorosi sono diversi e interessano ampie superfici cutanee, si adotta la tecnica “a scansione”; in questo caso il laser viene posto vicino al paziente e dal suo braccio esce un fascio di luce che oscilla coprendo la zona dolente. Il paziente non avverte nessun fastidio, anzi alcune volte prova una sensazione piacevole. L’unica avvertenza durante le sedute è quella di indossare degli occhiali particolari per proteggere gli occhi.
Quante sedute occorrono per una terapia completa?
Dipende dalla patologia, una media di una decina. Possono essere di più o di meno secondo la risposta del paziente. La durata di ogni seduta varia dagli otto ai venti minuti. Per le patologie dolorose croniche, come ad esempio quelle che riguardano la schiena e altre, sono sufficienti due cicli all’anno per stare bene per diversi mesi.
Elenco delle più note patologie dolorose che possono essere trattate con la laser terapia:
– Colonna vertebrale: artrosi cervicale, artrosi lombare, lombalgia, dolori muscolari del dorso
– Capo: cefalee di origine cervicale
– Collo: torcicollo, colpo di frusta
– Faccia: nevralgia del trigemino, rinite vasomotoria, sinusite
– Spalla: periartrite scapolo omerale
– Gomito: epicondilite (gomito del tennista), borsite olecranica
– Mani: artrosi articolazioni interfalangee, artrite reumatoide
– Ginocchio: gonartrosi femoro-rotulea, borsite
– Piede: spine calcaneari, borsiti, tendinite del tendine di Achille
– Tendinopatie, contratture muscolari, distrazioni muscolari, traumi contusivi a carico dell’apparato muscolare, traumi distorsivi, dolore muscolare, herpes zoster acuto, nevralgia post-erpetica, ulcere cutanee.
C’è chi sostiene che il mondo in cui viviamo dia sempre più spazio all’apparenza piuttosto che all’essenza, alla forma più che al contenuto. Senza voler negare questa evidenza, se è vero che ci muoviamo in una società in cui ciò che più conta è apparire piacevolmente, è altrettanto provato che l’uomo sia in armonia con l’esterno solo quando lo sia con sé stessa vale a dire: può essere difficile apparire belli, ma lo è senz’altro di più sentirsi tali. Per questo la medicina estetica, che tanto grado di perfezione ha raggiunto, va liberata da quel sapore di frivolezza con cui non di rado è stata mal considerata.
Nella misura in cui viene in nostro soccorso migliorando quelle imperfezioni che tanto danneggiano l’immagine che abbiamo di noi stessi, la medicina estetica diventa un’amica insostituibile per rapportarci con il mondo, sostituendo tutte quelle pratiche semiserie cui un tempo si ricorreva senza risolvere i problemi in modo definitivo né tantomeno clinico. Ribelliamoci insomma ai guai che inibiscono le nostre insicurezze! Piaceremo agli altri solo se potremo guardarci con gioia allo specchio. Ci sono, è vero, imperfezioni nemiche sin dalla nascita. Ma soprattutto è in agguato l’età.
Col passare del tempo l’armoniosità dell’aspetto comincia a declinare, la pelle perde tono, compaiono le odiate rughe e subito si corre ai ripari con creme che normalizzino la cute, antirughe, trattamenti anticellulite, ecc. Ma con il fai da te o i consigli strampalati si rischiano davvero solenni pasticci, nonché mediocri e temporanei risultati estetici. La medicina ad indirizzo estetico non ha rivali e costituisce una valida guida per curare seriamente l’aspetto esteriore della persona.
Trattamenti di Medicina estetica:
– fattori di crescita
– peelings / Prx
– maschere esfolianti
La sindrome del canale carpale è certamente la patologia che più frequentemente colpisce la mano. E’ appannaggio delle donne che si ammalano con frequenza nove volte superiore all’uomo ed è patologia estremamente comune se si pensa che circa un terzo delle donne di 60 anni soffre od ha sofferto di STC. La sintomatologia è estremamente tipica e permette di fare diagnosi abbastanza facilmente. Infatti il paziente affetto da STC lamenta formicolii alla mano, inizialmente solo notturni, causando frequenti risvegli con la sensazione di intorpidimento della mano. Successivamente, col progredire della malattia si assiste ad una progressiva perdita della sensibilità delle prime tre dita della mano con fastidi anche diurni. La causa di questa malattia è una progressiva compressione del nervo mediano all’interno del canale situato nel polso chiamato appunto canale carpale.
Tale canale è formato inferiormente dalla catena delle ossa piccole della mano, delle ossa del carpo ed è chiuso superiormente da un legamento fibroso detto legamento retinaculare, in esso sono contenuti i tendini che permettono la flessione delle dita ed, in posizione più superficiale, il nervo mediano che serve a dare la sensibilità alle prime tre dita della mano e che innerva i muscoli necessari per l’opposizione del pollice alle altre dita. E’ evidente come una modifica dell’ampiezza di questo canale porterà ad una compressione del nervo mediano che è in posizione più superficiale. Sicuramente esiste una predisposizione individuale ma per lo più sono in gioco fattori ormonali visto che le donne si ammalano con maggiore frequenza, in situazioni di cambio ormonale come gravidanza e menopausa.
La diagnosi non presenta particolari difficoltà. L’esame elettromiografico, che misura la capacità del nervo di condurre lo stimolo nervoso, ci dà un’importante ausilio. Purtroppo, essendo una malattia legata ad un canale che si restringe, ha poche possibilità di risoluzione medica. E’ sempre necessario l’intervento chirurgico che darà migliore risultato quanto prima venga eseguito.
La nefrologia è una branca della medicina interna che si occupa di malattie renali. Il nefrologo studia il rene dal punto di vista anatomico, fisiologico e ne studia le malattie. Esso si occupa inoltre di ipertensione arteriosa e dei disordini dell’acqua e degli elettroliti corporei. La nefrologia si occupa inoltre di assicurare il supporto sostitutivo renale mediante dialisi ai pazienti con insufficienza renale acuta o cronica.
La neurochirurgia è una branca della medicina che interviene sul sistema nervoso centrale e sul sistema nervoso periferico accedendo perciò al cervello, al midollo spinale, alla colonna vertebrale e ai nervi. Si occupa del trattamento chirurgico e della diagnosi di patologie neurochirurgiche (es: neoplasie, tumori, patologie del rachide, scoliosi, idrocefalo, epilessia, demenze e Parkinson farmaco-resistenti).
La neurochirurgia si divide in svariate partizioni, tra le più importanti ricordiamo:
– cerebrale
– vascolare
– spinale e del SNP
– oncologica
– funzionale
La neurologia è quella branca della medicina che studia le patologie inerenti il Sistema Nervoso Centrale (cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale), il Sistema Periferico Somatico (radici e gangli spinali, plessi e tronchi nervosi) ed il Sistema Nervoso Periferico Autonomo (gangli simpatici e parasimpatici, plessi extraviscerali ed intraviscerali).
Ad eziologia varia: vascolare, degenerativa, infiammatoria, post-traumatica, ecc… Fino agli anni ’70 in Italia la trattazione delle malattie del Sistema Nervoso includeva in un unico “corpus” sia le patologie della mente che le patologie “organiche”, per cui la disciplina allora unica, era definita come specializzazione in malattie nervose e mentali. Anche in seguito alla riforma ispirata da Franco Basaglia, i due ambiti vennero articolati e distinti, scientificamente, clinicamente e didatticamente, in neurologia e psichiatria.
In tutto il mondo i due ambiti di studio sono solitamente praticati separatamente, indipendentemente dall’esperienza italiana, soprattutto per l’enorme mole di dati e conoscenze che entrambi hanno accumulato negli ultimi 50 anni, e per cui risulta ormai difficile condensarli in un solo ciclo di insegnamento.In Italia, tradizionalmente, lo specialista in Neurologia continua comunque ad occuparsi oltre che delle malattie neurologiche, anche di psicopatologia “minore”. Per quanto riguarda l’età evolutiva (0 – 18 anni), continua a sussistere un’unica specialità (la Neuropsichiatria Infantile o dell’età evolutiva) che si occupa unitariamente sia della neurologia che della psichiatria.
Diagnosi e cura delle patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva (0 – 18 anni) con la specificità età-dipendente delle suddette patologie ( epilessie primarie e sintomatiche ; ritardi / disturbi evolutivi : motori, cognitivi, linguistici, neuropsicologici, semplici / multi sistemici / generalizzati; disturbi/ difficoltà degli apprendimenti scolastici: specifici ( dislessia – disgrafia – disortografia – discalculia ) o misti; disturbi della sfera emotiva, della condotta, dell’adattamento, delle abilità comunicativo-relazionali.
Per quanto riguarda i quadri di ritardo/ disturbo evolutivo e le disabilità di apprendimento, l’obiettivo dell’intervento del NPI è formulare la diagnosi clinico-funzionale (ossia natura del disturbo e profilo prestazionale del soggetto per aree funzionali ) ai fini di dare le indicazioni terapeutico-riabilitative del caso; spesso in tale percorso il medico si avvale della collaborazione di altre professionalità per la valutazione di domini funzionali specifici: cognitivo, linguistico, neuropsicologico,.. (logoterapista, psicometrista, neuropsicologa …).
La Neuropsicologia è una disciplina appartenente al settore delle Neuroscienze, volta allo studio delle funzioni cognitive e delle correlazioni con le strutture anatomo-funzionali del sistema nervoso centrale.
Le funzioni cognitive (es. linguaggio, memoria, attenzione, funzioni di controllo, percezione, etc..) sono gli strumenti che ci consentono di interagire con l’ambiente e finalizzare il nostro comportamento: tali funzioni possono essere interessate da malattie o danni cerebrali di varia natura (vascolare, traumatica, degenerativa), con conseguente impatto sull’autonomia e sulla vita relazionale del soggetto.
La valutazione neuropsicologica
Scopi
L’esame neuropsicologico è un processo diagnostico che avviene mediante misure psicometriche ed osservazionali (scale, test standardizzati, questionari).
E’ volto alla definizione del profilo cognitivo a fini:
– Diagnostici (es. afasia, neglect, sindrome disesecutiva, etc..)
– Riabilitativi (riabilitazione neuropsicologica e stimolazione cognitiva)
– Legali-assicurativi (es. rinnovo patente di guida dopo malattia neurologica; esami medico-legali)
– Assistenziali (es. domanda di invalidità e accompagnamento)
A chi è rivolto
L’inquadramento neuropsicologico è indicato nei soggetti affetti da:
– Ictus ed emorragie cerebrali
– Anomalie vascolari sottoposte ad interventi neurochirurgici (MAV, aneurismi)
– traumi cranici, anche senza perdita di coscienza
– tumori cerebrali
– patologie infettive a carico del sistema nervoso centrale (encefaliti, meningiti)
– quadri post-anossici da arresto cardio-circolatorio
– demenza
– patologie di interesse psichiatrico
E’ inoltre consigliato nei soggetti (soprattutto anziani) che lamentano una progressiva perdita di memoria e/o cambiamenti caratteriali: in tali casi, la valutazione neuropsicologica si configura come uno strumento utile a differenziare quadri depressivi da eventuali forme dementigene in fase precoce.
Modalità
La valutazione neuropsicologica consiste nella raccolta, sintesi ed interpretazione di dati clinici e comportamentali circa il funzionamento cognitivo ed emotivo del soggetto.
L’esame prevede (durata di circa 90 min):
– un colloquio anamnestico con il soggetto e, possibilmente, un familiare
– la somministrazione di alcuni test (batteria di screening), ovvero esercizi volti all’indagine dei diversi domini cognitivi (attenzione, percezione, memoria, linguaggio, etc..) mediante strumenti carta e matita e/o computerizzati
Oltre all’indagine psicometrica, l’esame neuropsicologico si completa con la valutazione delle capacità di interazione con l’ambiente e delle limitazioni esperite dal soggetto nella vita quotidiana.
Ove necessario (es. esiti di trauma cranico, deterioramento cognitivo, sindromi afasiche, etc..), vengono somministrati ulteriori test di approfondimento per una migliore definizione del quadro.
E dopo i test? Riabilitazione neuropsicologica e stimolazione cognitiva
Al termine della fase diagnostica, viene redatta una relazione in cui si delinea il profilo neuropsicologico del soggetto, utile agli scopi sopraelencati.
Nei casi in cui dalla valutazione emergessero deficit neuropsicologici, è possibile intraprendere un piano di trattamento, da condividere con il soggetto ed i famigliari eventualmente interessati, alla luce di quanto emerso dai test.
Gli interventi riabilitativi si declinano principalmente in tre livelli:
– recupero delle funzioni deficitarie attraverso stimolazioni specifiche (es. ictus, traumi cranici)
– intervento per rallentare l’evoluzione dei deficit neuropsicologici danneggiati dal processo morboso (es. decadimento cognitivo)
– compensazione dei deficit al fine di contenere lo svantaggio conseguente alla menomazione
Sulla base di diverse variabili (evento morboso, motivazione del soggetto, supporto famigliare) è possibile individuare il miglior intervento tra quelli sopraelencati.
La riabilitazione neuropsicologica
Alla luce del profilo cognitivo emerso all’esame neuropsicologico, viene formulato un piano di trattamento, specifico per le componenti deficitarie e generale, in ordine a obiettivi a breve e medio termine.
Il trattamento consiste in:
– sedute di circa 1h
– esercizi (carta e matita ed eventualmente computerizzati) con graduali livelli di difficoltà
– gli esercizi proposti durante le sedute possono essere integrati da ulteriore allenamento al domicilio da parte del soggetto, in autonomia oppure con l’aiuto di un familiare, adeguatamente formato e supervisionato dal Neuropsicologo.
La frequenza delle sedute e la durata del trattamento sono variabili e dipendono dalla gravità/variabilità dei disturbi: vengono pertanto concordate all’inizio del trattamento con il soggetto stesso e con i famigliari
La stimolazione cognitiva
Nei casi di lieve decadimento cognitivo è possibile intraprendere un training volto a stimolare diverse componenti tra cui l’orientamento personale e spazio-temporale, il linguaggio, la memoria (nelle componenti a breve e a lungo termine), l’attenzione e le abilità visuo-spaziali.
Ancor più che nella riabilitazione neuropsicologica, le attività proposte durante le sedute possono essere integrate da ulteriori esercizi al domicilio da parte del soggetto con l’aiuto di un familiare, al fine di massimizzare la generalizzazione dei risultati.
Al termine del ciclo, è possibile effettuare una valutazione neuropsicologica di controllo al fine di verificare l’efficacia del trattamento e decidere l’eventuale prosecuzione o sospensione dell’intervento.
Il nutrizionista è il professionista esperto in alimentazione e nutrizione umana. La sua principale funzione è aiutare le persone a seguire un regime alimentare equilibrato e personalizzato, in base alle loro esigenze fisiche, obiettivi di salute o condizioni cliniche specifiche. Analizza lo stato nutrizionale dell’individuo tenendo conto delle sue abitudini alimentari, dello stile di vita, dell’età e delle condizioni fisiologiche (come gravidanza, sport, menopausa, fasi che precedono e seguono
le operazioni chirurgiche ecc..).
Il nutrizionista è autorizzato ad elaborare piani alimentari, ma non a prescrivere farmaci (compito del medico) o somministrare diete in presenza di patologie gravi senza il supporto di un medico.
Il suo ruolo spazia dalla prevenzione di malattie legate alla cattiva alimentazione, come obesità o diabete, al supporto di chi vuole migliorare le proprie prestazioni sportive o adottare uno stile di vita più sano.
Grazie al lavoro in team di dietologi e nutrizionisti, il Centro Medico le Torri è in grado di fornire una risposta personalizzata.
L’oculistica, una delle discipline mediche più antiche, è la branca che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie dell’occhio, della misurazione della vista e della correzione dei vizi refrattivi.
Il Dottor Giovanni Leoni, specialista in oculistica e chirurgia oftalmica, esperto in oftalmologia pediatrica. Esegue visite oculistiche di ogni tipo su adulti e bambini.
Esegue chirurgia della cataratta, palpebra, vie lacrimali, cornea. Esperto nella chirurgia dei vizi di refrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo.
L’ortopedia è la disciplina chirurgica relativa al trattamento delle affezioni dell’apparato locomotore, include la traumatologia che ha come oggetto principale il trattamento di lesioni dovute a traumi.
L’ortopedia comprende:
– prevenzione e cura delle malformazioni congenite e acquisite dell’apparato locomotore;
– la diagnostica e la terapia di una lunga serie di malattie che hanno localizzazione negli organi di sostegno e movimento, cioè colonna vertebrale e arti;
– la traumatologia, che negli ultimi decenni, in conseguenza dell’aumentato ritmo di vita, è divenuta parte integrante dell’ortopedia ed è cresciuta enormemente.
Il termine OSTEOPATIA deriva dai vocabili greci “osteon” (osso) e “pathos” (sofferenza).
La disciplina coglie la stretta relazione tra le condizioni generali dell’organismo e quelle della struttura osteo-articolare.
L’osteopatia ha come principali indicazioni le affezioni dolorose della colonna vertebrale e delle articolazioni periferiche. Si rivela efficace anche nella maggior parte dei casi cefalee, disturbi dell’equilibrio, colpi di frusta, nelle affezioni congestizie come otiti, rinofaringiti, sinusiti, disturbi circolari, digestivi e ginecologici.
Infine l’osteopatia rappresenta una soluzione efficace per le problematiche di neonati e bambini piccoli.
Studiando la postura e la dinamica del corpo, l’osteopata, attraverso un trattamento manuale dei tessuti, cura i sintomi, cercando di restituire alle strutture fisiche la capacità di svolgere la loro funzione in modo corretto.
Trattamenti di affezioni dolorose quali:
– Cervicalgie
– Cevicobrachialgie
– Lombalgie
– Ernia del disco
– Cefalee
– Disturbi dell’equilibrio
– Scoliosi
– Distorsioni
– Lesioni muscolari
In medicina, l’Otorinolaringoiatria è la disciplina specialistica che si occupa della diagnosi e del trattamento medico e chirurgico delle malattie dell’Orecchio, del Naso e della Gola, e di tutte le strutture correlate della testa e del collo, tra cui sono comprese la Tiroide e le Paratiroidi. Pertanto l’otorinolaringoiatra è il chirurgo di riferimento per interventi riguardanti le patologie, sia benigne che maligne, del distretto cervico-facciale e del basicranio in generale.
Si eseguono i seguenti esami strumentali:
Esame Audiometrico Tonale
E’ un esame molto importante per l’otorinolaringoiatra al fine di poter emettere una diagnosi corretta di una patologia uditiva; esso è indicato: nelle patologie infiammatorie acute e croniche dell’orecchio medio (otiti medie acute e croniche); nelle patologie dell’orecchio interno (malattie che interessano le cellule uditive ed il nervo acustico); per una corretta diagnosi, quindi, di tutte le ipoacusie (diminuzioni dell’udito) anche al fine della protesizzazione acustica.
Impedenzometria
È una valutazione quantitativa dell’impedenza acustica. Fornisce indicazioni oggettive circa la funzionalità del sistema formato dal timpano e dalla catena degli ossicini e dunque trova applicazione pratica nello studio delle patologie dell’orecchio medio. Esame indolore ed automatico che può effettuarsi anche su pazienti di piccola età e comunque non collaboranti dando informazioni sulla funzione dell’orecchio in toto.
In molti casi risulta indispensabile per formulare una diagnosi corretta delle malattie descritte sopra (es. Otosclerosi).
La Pediatria è la ” Scienza del bambino ” . Fra le discipline mediche e chirurgiche è una di quelle che negli ultimi decenni più si è arricchita di competenze e di conoscenze: non è più lo studio delle sole malattie del bambino, ma si occupa della salute fisica (accrescimento e sviluppo) e anche di quella psichica e sociale del neonato e del lattante, del bambino e dell’adolescente.
Sempre di più la medicina della età evolutiva si differenzia profondamente da quella dell’adulto, il bambino non è un “piccolo uomo”, come si leggeva appena qualche decennio fa sui testi di farmacologia, e la risposta del bambino alla malattia e allo stress varia con l’età.
Pertanto il Pediatra, oltre che delle problematiche strettamente organiche e biologiche, deve anche interessarsi dei fattori ambientali e sociali che più influenzano la salute e il benessere del bambino e della sua famiglia, considerando inoltre le differenze di razza e di provenienza in una realtà sempre più multietnica.
La pneumologia si occupa delle malattie respiratorie, quali:
Il podologo è un operatore sanitario che, ai sensi del D.M. Ministero della Sanità 14 settembre 1994, n. 744:
– tratta direttamente, nel rispetto della normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede, con metodi incruenti, ortesici ed idromassoterapici, le callosità, le unghie ipertrofiche, deformi ed incarnite, nonché il piede doloroso;
– svolge, su prescrizione medica, la medicazione delle ulcerazioni e delle verruche del piede e comunque assiste, anche ai fini della educazione sanitaria, i soggetti portatori di malattie a rischio;
– individua e segnala al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico;
·svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Il servizio offre una risposta competente e rigorosa ad un’ampia gamma di problematiche psicologiche legate alle diverse fasi del processo vitale. La Psicoterapia è una specializzazione che aiuta le persone a superare uno stato di sofferenza psichica, che può essere associato molto spesso a malessere fisico.
Attraverso i trattamenti Psicoterapeutici si possono risolvere disturbi mentali, emotivi e comportamentali, quali: disturbi d’ansia, fobie, depressioni, disturbi del comportamento alimentare, disturbi da dipendenze; somatizzazioni, attacchi di panico, disturbi ossessivo compulsivi.
Una particolare attenzione viene rivolta al periodo della gravidanza e alla fase post partum, al rapporto mamma-bambino nel suo evolversi, allo sviluppo emotivo-affettivo del bambino e dell’adolescente con gli ostacoli e le difficoltà, più o meno importanti, che si possono instaurare nel percorso della crescita: ansie, fobie, difficoltà di alimentazione, rifiuto della scuola, difficoltà di apprendimento, di socializzazione, iperattività. Anche nella crisi del legame di coppia la psicoterapia è rivolta ad entrambi i coniugi al fine di superare il blocco della comunicazione, il disagio relazionale ed emotivo che minaccia il legame affettivo e il senso di appartenenza, di sicurezza e di fiducia. Disagio che a volte comporta la perdita dell’intesa sessuale, alimento e sostegno dell’alleanza di coppia.
Si offre attività di mediazione familiare, strumento rivolto a chi ha dovuto affrontare il processo della separazione, con il suo carico di sofferenza, di conflittualità e di forte emozioni e con la relativa risonanza che questo provoca nella vita dei figli. Il dialogo e la relazione terapeutica sono gli strumenti prioritari nella presa in carico della persona con disturbi, unitamente all’ascolto delle emozioni, alla conoscenza dei pensieri, all’analisi dei conflitti, alla definizione e alla cura dei disturbi specifici che incidono sulla qualità di vita.
Uno dei metodi di lavoro utlizzati è la Terapia del trauma EMDR (acronimo per Eye Movement Desenzitization and Reprocessing), che viene utilizzato nel quadro di un piano terapeutico globale per favorire la risoluzione dei problemi della persona.
E’ un metodo clinico innovativo per il trattamento di problematiche emotive, causate da esperienze di vita disturbanti che comprendono esiti post-traumatici da stress derivanti da calamità naturali, incidenti stradali, lutti e perdite, abusi e violenze vissuti anche nell’infanzia, separazioni, abbandoni e tutte quelle situazioni che comportano un cambiamento traumatico nella vita di una persona.
Il servizio offre, inoltre, un percorso di coaching ossia lavoro su obiettivi personali, professionali, sportivi e di cura di Sé. Fra le tecniche di sostegno psicologico viene offerto il counseling, che si sviluppa con un approccio breve – cinque incontri- , centrati sulla persona al fine di far emergere soluzioni, competenze, risorse consapevolezza personale, capacità di scelta e loro consolidamento.
L’obiettivo è quello di produrre cambiamenti profondi, sostanziali e duraturi, nel progetto personale di vita.
Gli psicoterapeuti e gli psicologi specialisti del Centro effettuano sedute individuali, di coppia e di gruppo e collaborano, su richiesta, in modo trasversale con gli specialisti del Centro.
Che cos’è la Rieducazione Perineale?
È una branca della Fisioterapia che si occupa di risolvere in maniera non invasiva una serie di disfunzioni del Perineo o Pavimento Pelvico, che è quell’area del corpo che comprende i genitali esterni e la regione anale.
A cosa serve la Rieducazione Perineale?
La Rieducazione Perineale serve a risolvere diverse problematiche nei vari ambiti:
Campi di Applicazione:
Nella DONNA:
Nell’ UOMO:
Come si svolge?
La Rieducazione Perineale utilizza delle semplici strumentazioni non invasive.
Dopo un’accurata anamnesi ed un esame obiettivo si elabora un protocollo terapeutico personalizzato. In particolare:
Stimolazione Elettro Funzionale (SEF): un neuromodulatore capace di agire sui circuiti neurologici che regolano il perineo
BioFeedBack (BFB): uno strumento che facilita una presa di coscienza del Perineo e del sul funzionamento
Terapia Manuale: delicate manovre e mobilizzazioni pelviche mirate al raggiungimento di una normalizzazione articolare e muscolare del bacino
Studio della patologia mammaria benigna e maligna.
La Urologia si occupa di tutte malattie dell’apparato urinario sia maschile che femminile, ed anche in pazienti in età neonatale o pediatrica.
Lo specialista Urologo provvede pertanto alla diagnosi ed alla terapia , sia farmacologica-medica sia chirurgica delle molteplici patologie a carico del rene, uretere, vescica, prostata, testicoli, che possono essere congenite cioè già presenti alla nascita , oppure più frequentemente insorgere a qualsiasi età sia giovanile che media o avanzata . Talora è utile la terapia medica farmacologica ma altre volte invece si deve fare ricorso alla chirurgia che oggigiorno è diventata estremamente precisa e mini- invasiva , utilizzando ad esempio la microchirurgica, tecniche laser, tecniche video-endoscopiche, video-laparoscopiche e con Robot.
Volendo schematizzare, possiamo segnalare le principali patologie a carico dei vari organi che costituiscono l’apparato urinario , che richiedono pertanto l’intervento diagnostico e terapeutico dell’ Urologo:
RENE : malformazioni congenite , infezioni, calcoli singoli o multipli , traumi, cisti, tumori benigni e tumori maligni.
URETERE : malformazioni congenite, calcoli , tumori benigni e tumori maligni.
VESCICA : infezioni come cistiti acute e croniche, calcoli, tumori benigni e maligni, prolasso con incontinenza urinaria di vario grado.
PROSTATA : infezioni anche in età giovanile, prostatiti acute e croniche, ingrossamento benigno, ipertrofia o iperplasia prostatica benigna , tumori maligni.
TESTICOLI : non correttamente discesi nello scroto , cisti epididimo, varicocele, idrocele, traumi, infezioni acute e croniche, tumori.
PENE : fimosi e parafimosi
Lo specialista Urologo provvede a prescrivere accertamenti per la diagnosi precoce di patologie soprattutto tumorali, oltre a consigliare programmi di prevenzione in ambito di molte malattie urologiche, come ad esempio la calcolosi , le infezioni e le patologie neoplastiche.
Già in età pediatrica , e pure nel neonato, possono sussistere alcune importanti patologie congenite che richiedono una tempestiva diagnosi ed i provvedimenti terapeutici del caso , come il reflusso vescico-ureterale , la patologia del giunto pielo-ureterale, il megauretere , talora già sospettabili con ecografie alla 20-22 settimana di gravidanza.
Inoltre in età pediatrica si possono registrare vari momenti patologici come ad esempio: infezioni delle vie urinarie, febbre anche elevata ed improvvisa nel bambino da cause urologiche, cistite e vulvovaginite nelle bambine, dolore al testicolo e torsione del testicolo, che richiedono provvedimenti talora di urgenza.
Contattaci al (+39) 0331-775090 o completa il modulo appropriato...